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Procede il processo di indebolimento della Montagna friulana

Associazione per l’Autonomia del Friuli
Identità e Innovazione

COMITATO DI COORDINAMENTO DELL’ALTO FRIULI

Procede il processo di indebolimento della Montagna friulana che ha trovato negli ultimi tempi espressioni assai gravi in una serie di iniziative dirette a colpire il ruolo di Tolmezzo e dell’intera area montana.

Il processo di degrado della area montana non solo si è invertito nel corso degli ultimi anni, ma anzi ha trovato elementi di accentuazione nelle recenti misure istituzionali che l’hanno gravemente colpita:
la chiusura della Direzione provinciale della montagna di Tolmezzo istituita dalla Giunta provinciale di Udine a guida autonomista, e sua sostituzione con un piccolo ufficio decentrato dipendente direttamente da Udine;

il depotenziamento dei piccoli comuni della montagna e delle Comunità montane paralizzate per anni dalla gestione commissariale;

lo scorporo dell’Agemont con trasferimento di alcune sue importanti competenze alla Friulia con sede a Trieste;

la soppressione dell’Ater di Tolmezzo con conseguente accentramento a Trieste delle funzioni di governp di tale istituto;

la soppressione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Friuli, con conseguente trasferimento Udine delle funzioni dirigenziali;

soppressione del Tribunale di Tolmezzo e trasferimento delle relative funzioni a Udine.

Appare evidente la gravità di tali misure, che dimostrano tutta la disattenzione della Provincia, della Regione e dello Stato per i problemi connessi alla conservazione di una serie di servizi per la montagna friulana.

E’ evidente che per questa via:

si impoverisce il ruolo urbano della città di Tolmezzo, naturale capoluogo d tutta la Carnia;
si indebolisce la presenza delle principali funzioni amministrative, economiche, sociali, sanitarie e giudiziarie in un territorio caratterizzato da una grande estensione territoriale e da una vasta diffusione della popolazione su un territorio assai esteso;
si trasferiscono a Udine e a Trieste le funzioni dirigenziali e decisorie per funzioni di grande interesse per lo sviluppo del territorio;
si colpisce l’occupazione esistente sul territorio, gettando le premesse per un ulteriore indebolimento economico dell’area.

In questo modo non si avverte che non solo la popolazione, ma anche la superficie territoriale che rende più difficile l’accesso ai servizi, deve essere un parametro fondamentale per la localizzazione dei servizi pubblici.

Chiede che le amministrazioni pubbliche provinciali, regionali e statale rovescino il loro atteggiamento nei confronti dei territori montani, individuando un insieme sistematico di interventi che garantiscano la rinascita economica e sociale della montagna friulana, invertendo le tendenze in atto allo spopolamento, all’invecchiamento e al degrado economico e soprattutto rivedendo gli interventi in corso che gravi danni porteranno alla montagna friulana.

Il Comitato di coordinamento dell’Alto Friuli di Identità e Innovazione

Tolmezzo 31 agosto 2012

gnovis.identitaeinnovazione@gmail.com