(AGENPARL) – Roma, 24 nov – “La Regione ha informato la società Doppelmayr che sono in corso di definizione le condizioni dettagliate da inserire nel bando di gara per il ‘progetto Pramollo’, nel pieno rispetto del Protocollo di programmazione integrato tra il Land della Carinzia e la Regione Friuli Venezia Giulia”. “Successivamente, non appena concordate tali condizioni in attuazione al Protocollo Carinzia-Friuli Venezia Giulia, la Giunta regionale dichiarerà l’interesse pubblico alla concretizzazione del progetto Pramollo”, ha dichiarato oggi l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione del consigliere Sandro Della Mea. Nel suo intervento l’assessore Riccardi ha ricordato che la proposta Doppelmayr è stata sottoposta ad una lunga ed approfondita istruttoria tecnica da parte degli uffici regionali, che si è conclusa con una valutazione dell’apposita Commissione regionale di “rispondenza” ai requisiti imposti dall’avviso di gara. “La sussistenza dell’interesse pubblico tuttavia “è necessariamente vincolata al rispetto degli accordi internazionali con il Land Carinzia, che ha confermato il proprio interesse all’iniziativa con una possibile partecipazione finanziaria di 6,16 milioni di euro, subordinatamente all’acquisizione di idonee garanzie a sostegno dello sviluppo turistico-ricettivo del Comune di Pontebba”. E proprio negli scorsi giorni l’assessore Riccardi ha inviato una comunicazione al sindaco di Pontebba, Isabella de Monte, nella quale ricorda che il progetto turistico di Pramollo ha ed ha avuto la necessità di “approfondimenti e negoziazioni che fanno parte di una procedura estremamente articolata”. “Siamo di fronte alla conclusione di un complicatissimo iter che, dopo aver ottenuto il parere della Commissione incaricata, sta valutando i termini delle dovute garanzie al fine di assicurare l’intera copertura finanziaria del progetto”, osserva Riccardi al sindaco De Monte, confermando la sua disponibilità ad un incontro non appena questo iter procedimentale potrà chiudersi.
Archivio mensile:Novembre 2011
Il federalismo e i beni collettivi
Terra di foreste e di incontro fra civiltà diverse, la Val Canale è anche terra di antichissime Comunioni familiari, che gestiscono tuttora il proprio patrimonio collettivo con passione e sensibilità. Per questa ragione, domenica 4 dicembre, sarà presentato anche nel Tarvisiano il volume “Dalle Vicinie al Federalismo. Autogoverno e responsabilità”, che prende le mosse dall’analisi delle più antiche forme di gestione collettiva del territorio regionale per riflettere sulle rifo rme istituzionali più urgenti ed attuali. L’appuntamento, promosso dal Coordinamento regionale della Proprietà collettiva e dall’Associazione “Carlo Cattaneo” di Pordenone, che ha dato alle stampe il libro (www.associazionecattaneo.com), si svolgerà domenica 4 dicembre a Fusine Laghi, alle ore 17 presso la “Kantina nelle Alpi Giulie” (in via delle Ponze). Nella caratteristica osteria di montagna, nota per le sue iniziative culturali, si confronteranno gli autori dei contributi del libro dedicati alla Proprietà collettiva. Moderati dal professore di geografia economica-politica dell’Università di Trieste, Igor Jelen, interverranno fra gli altri la studiosa di Beni comuni Nadia Carestiato, il presidente del Coordinamento regionale della Proprietà collettiva, Luca Nazzi, il presidente dell’Associazione dei Consorzi vicinali della Val Canale, Martino Kraner, e il presidente dell’Associazione “Carlo Cattaneo” di Pordenone, Davide Scaglia.
Il consigliere comunale autonomista di Montereale Filippetto sulle quote rosa
Riceviamo dal consigliere comunale autonomista di Montereale Mario Filippetto la seguente riflessione che merita di essere considerata:
“Crediamo giusto che una legge dello Stato abbia inserito le donne nel mondo della politica poiché rappresentano oltre la metà dell’elettorato. Ci piacerebbe però che fossero tutelate altre rappresentanze della nostra società come ad esempio le categorie dei lavoratori dipendenti, agricoltori, piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, pensionati e casalinghe. Non ho citato i liberi professionisti perché nel nostro Parlamento, nei consigli regionali ce ne sono già troppi. Medici, ingegneri, ex magistrati, la nuova categoria di figli dei politici e avvocati che, con le loro migliaia di leggi e leggine a proprio uso e consumo che si lasciano interpretare, hanno ridotto il nostro Paese in questa situazione creando solo burocrazia. Per questi motivi riteniamo utile dare la possibilità anche a persone sconosciute nel
mondo politico ma facenti parte della società civile di poter partecipare attivamente alla vita politica per il bene del Paese riservando delle quote che noi definiamo bianche rosse e verdi come il colore della nostra bandiera nazionale. Questo vuol essere un tentativo di rinnovamento, speranza e giustizia verso tutte le componenti della nostra società, che con pari dignità e che possono concorrere davvero per un reale miglioramento del nostro Paese”.
La prima carta d’identità bilingue italiana-slovena a Tarvisio
E’ stata rilasciata dal Comune di Tarvisio la prima carta d’identità bilingue italiana-slovena. Si tratta di un fatto importante. Siamo d’accordo con il Sindaco Carlantoni che lamenta la impossibilità di rilasciare carte d’identità bilingui in tedesco, pure parlato nella Val Canale che non è altro che un prolungamento della Carinzia, annesso indebitamente dall’Italia dopo il 1918. Bisogna dare diritto a friulani e tedeschi al rilascio della carta d’identità nelle loro lingue.